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Plauto e l’epistemologia degli identici

Ci sono due esilaranti commedie di Plauto, che ancora oggi si leggono con notevole spasso e fanno pensare: I Menecmi e Il soldato fanfarone. I Menecmi sono due gemelli identici e si creano una serie di situazioni comiche dovute allo scambio della loro identità, mentre nel Miles gloriosus Filocomasia riesce a gabbare il suo padrone facendo finta di essere due gemelle identiche.

Questi due fenomeni epistemologici, cioè il sembrarci identico ciò che è diverso e il sembrarci diverso ciò che è identico, sono scientificamente molto interessanti. In effetti, esattamente come Filocomasia, Venere ci è parsa come Stella della mattina e Stella della sera, prima che ci accorgessimo che erano lo stesso pianeta. Inoltre, molte galassie, a causa dell’effetto lente gravitazionale, ci appaiono doppie e fatichiamo a rendercene conto.

Viceversa tante volte quello che sembra un solo tipo o specie, dopo un’indagine più accurata si rivela distinguibile in più tipi o specie. Si pensi, ad esempio, agli isotopi dello stesso elemento chimico, che sono chimicamente identici, ma fisicamente diversi. E non è stato facile accorgersene. Oppure al caso degli amminoacidi, componenti elementari delle proteine, che possono essere levogiri o destrogiri. In altre parole, gli atomi possono essere disposti nello spazio come la mano destra o come la sinistra. Le due molecole sono chimicamente simili, ma non identiche, tanto che tutti gli aminoacidi presenti negli esseri viventi sono levogiri! E scoprire questo fenomeno non è stato facile.

Vincenzo Fano è docente ordinario di Logica e Filosofia della Scienza presso il corso di laurea magistrale in Filosofia dell’Informazione. Teorie e Gestione della Conoscenza dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo.

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