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L’illusione(?) dello scorrere del tempo

Certo, ieri sono andato al cinema e oggi a teatro. Sono due eventi diversi che stanno in una relazione temporale. Questa relazione a me sembra asimmetrica, ieri viene prima di oggi. E questo perché il mio vissuto è diretto dal passato verso il futuro. Ma, mi chiedo, questa asimmetria è solo un’illusione, come tante altre caratteristiche della mia percezione, oppure è reale? Ad esempio, io percepisco un alto e un basso, ma so che questa differenza non è reale, è invece causata dalla forza di gravità che agisce sui labirinti delle mie orecchie.

Già Aristotele, nelle sue splendide pagine della Fisica sul tempo, si poneva questa domanda. Egli sembra dare una risposta interlocutoria: non riesce a vedere ragioni di principio per distinguere fra passato e futuro, d’altra parte tutta la nostra esperienza è asimmetrica.

C’è un senso in cui le teorie fisiche in cui crediamo sono profondamente simmetriche rispetto al tempo. Questo vale per la meccanica newtoniana, per l’elettromagnetismo, per la relatività sia ristretta che generale e per la meccanica quantistica. Che cosa vuol dire simmetriche rispetto al tempo? Significa che la loro dinamica, quando si combina con delle traslazioni temporali, è uguale per trasformazioni da t a -t, dove t è la variabile tempo.

Non tutti i fenomeni fisici sono simmetrici rispetto al tempo. Ad esempio lo spaziotempo su larga scala si dilata verso il futuro, l’entropia aumenta verso il futuro ecc. Tutti questi fenomeni però sembrano incapaci di trasferirsi dalla dinamica al tempo, cioè non sembrano sufficientemente robusti da farci parlare di una freccia del tempo.

E’ appena uscito un nuovo e stupendo libro su questi temi, da parte di un giovane filosofo che insegna alla London School, Bryan Roberts, il libro si intitola Reversing the Arrow of Time (il libro è open access). Roberts argomenta in modo molto convincente a favore del fatto che però nelle particelle sussiste una asimmetria temporale che è talmente profonda da far realmente pensare che il tempo è asimmetrico.

A questo punto la domanda naturale sarebbe: ma questa asimmetria temporale spiegherebbe la nostra percezione asimmetrica del tempo? Roberts non se la pone, anche perché credo che la sua risposta sarebbe sicuramente negativa. Questo allora vorrebbe dire che il passare del tempo non è altro che un’illusione. Si resta sconcertati: quella che è forse una delle esperienze emotivamente più cariche della nostra vita sarebbe una chimera.

L’argomento è bello e profondo e merita di essere studiato sia in fisica che in filosofia.

Abbiamo parlato di fisica e tempo anche qui.

Vincenzo Fano è docente ordinario di Logica e Filosofia della Scienza presso il corso di laurea magistrale in Filosofia dell’Informazione. Teorie e Gestione della Conoscenza dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo.

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