Che cosa diceva Newton nel formulare la prima legge del moto?
1. Se su un corpo non agiscono forze, allora esso o è in quiete oppure si muove di moto rettilineo uniforme.
Oppure
2. Tutti i corpi che o sono in quiete o sono in moto rettilineo uniforme cambiano il loro stato solo se interviene una forza.
In tempi moderni quasi tutti hanno interpretato nel senso 1., ma recentemente l’interpretazione 2. ha preso piede: https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/2112/2112.02339.pdf.
La differenza è sottile, ma importante.
La 1. ha parecchi difetti. In primo luogo non è una buona traduzione del testo latino di Newton. In secondo luogo, è circolare. Infatti, come facciamo a sapere se su un corpo non agiscono forze? Perché è a riposo o in moto rettilineo uniforme? Qualcosa non va. In terzo luogo, la nuova interpretazione è più vicina a quella di Einstein nella relatività generale. Quest’ultimo, infatti, diceva che la fisica doveva valere per ogni situazione, non solo per quelle inerziali. E in effetti, il principio di Newton formulato in positivo, cioè riguardante tutti i corpi in stato di quiete o in moto rettilineo uniforme, è più generale della vecchia interpretazione che riguardava solo i corpi su cui non agiscono forze.
E’ straordinario che grandi testi, come i Principia di Newton, riservano sempre delle nuove sorprese interpretative.
La copia autografa dei Principia è il cimelio di maggior valore della Biblioteca universitaria di Cambridge!
Vincenzo Fano è docente ordinario di Logica e Filosofia della Scienza presso il corso di laurea magistrale in Filosofia dell’Informazione. Teorie e Gestione della Conoscenza dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo.