Nuova tecnologia, nuovo modo di manipolare le persone.
Quando parecchie decine di migliaia di anni fa il genere umano ha cominciato a disegnare sulle pareti delle caverne, non solo è cominciata una nuova arte, che ha allietato la nostra vita e arricchito la nostra immaginazione, ma è anche cominciato un nuovo modo di comunicare. E a ogni medium corrisponde la possibilità di trasmettere informazione, ma anche la possibilità di trasmettere più o meno consapevolmente, informazioni false, cioè fake news!
Lo stesso vale per il linguaggio non verbale, come quell’uccello che per distrarre il predatore dai piccoli del nido, si allontana facendo finta di essere ferito, e quindi facile preda. La stessa cosa capita per il linguaggio verbale, probabilmente inventato 40-50 mila anni fa, che serve per tante cose, ma anche per raccontare bugie. Tutti gli esseri viventi superiori sanno ingannare e il genere umano è maestro in questo.
Ingannare, sia da un punto di vista biologico, sia con altri mezzi, è quella che viene chiamata una “corsa agli armamenti”, cioè si inventano sempre nuovi modi di ingannare e sempre nuovi modi di scoprire gli inganni. Purtroppo il mondo è pieno di opportunisti che usano sistematicamente l’inganno e di sprovveduti che ci cascano sistematicamente. In generale però, inventato l’inganno, presto si scopre l’antidoto.
La stessa cosa è capitata con i social. I paesi autocratici, Russia, Cina e Iran, ormai dal 2016, intervengono significativamente nelle elezioni di molti paesi costruendo campagne di disinformazione che favoriscono i partiti che preferiscono. Ora ci sono metodi per difendersi da questi profili falsi, ma la recente introduzione dei large language models, come ChatGPT, ha introdotto un nuovo strumento per ingannare. Facile immaginare di creare un profilo, che di fatto è un bot, e si inserisce normalmente in un social, dialogando come fanno gli LLM, salvo poi immettere informazioni false e tendenziose. E chissà, gli opportunisti sono sempre molto fantasiosi e inventeranno modi per ingannare che a noi non vengono in mente.
Bisogna essere vigili!
Abbiamo parlato di macchine e intelligenza artificiale qui.
Vincenzo Fano è docente ordinario di Logica e Filosofia della Scienza presso il corso di laurea magistrale in Filosofia dell’Informazione. Teorie e Gestione della Conoscenza dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo.