Tutti siamo convinti che quando Galilei e la Chiesa discutevano se è il Sole che gira attorno alla Terra (geocentrismo) o viceversa (eliocentrismo), avesse ragione Galilei che sosteneva l’eliocentrismo.
E in effetti, ormai quando si parla del nostro sistema planetario, si mette il Sole al centro, anche perché così l’orbita dei pianeti diventa una semplice ellisse. Da un punto di vista geocentrico, invece, i pianeti, come il loro nome indica, sono erranti, cioè vanno avanti e indietro in orbite assai curiose.
Tuttavia quando Bellarmino contesta Galilei, egli afferma che non c’è nulla di male a discutere il sistema eliocentrico, se è più comodo dal punto di vista dei calcoli.
Per questa ragione, storici e filosofi della scienza come Pierre Duhem hanno difeso la posizione convenzionalista della Chiesa.
In effetti nel sistema newtoniano solo le accelerazioni sono assolute, non le velocità. E ai tempi di Galileo non avevamo nessuna prova che sulla Terra ci fosse un po’ di accelerazione centrifuga dovuta al suo moto circolare.
Sarà Newton a chiarire la questione, molti anni dopo Galilei. Non solo, egli mostrerà che il centro di massa del sistema solare sta dentro il Sole, cioè che il Sole è immensamente più grosso della Terra.
Inoltre, è vero che Bellarmino quando parlava dell’eliocentrismo era convenzionalista, tuttavia egli “deduceva” dalla Scrittura sacra, che di fatto è il Sole che si muove, mandando in soffitta il suo presunto convenzionalismo.
Tuttavia con l’arrivo di Einstein anche l’accelerazione diventa relativa, per cui non c’è più una ragione precisa per affermare che è la Terra che gira attorno al Sole. Resta però il fatto che il Sole è talmente grosso da creare delle vere e proprie piste nello spaziotempo, all’interno delle quali corre la Terra.
Concludiamo ricordando un bel manoscritto di Husserl, che sostiene il geocentrismo in una nuova forma. Husserl, come Bas van Fraassen, è agnostico rispetto alla realtà degli enti teorici della scienza. E in effetti le traiettorie ellittiche dei pianeti attorno al Sole sono enti teorici. Quello che noi percepiamo è solo il Sole che si sposta rispetto a noi. In altre parole, il mondo della vita, come lo chiamava Husserl, è geocentrico. E con questo fatto dobbiamo fare i conti nella quotidianità.
Dallo scontro virtuale fra Einstein e Husserl deduciamo ancora una volta che il mondo reale (?) della scienza e quello apparente (?) della vita quotidiana sono molto diversi. Lasciamo un punto interrogativo, perché non sempre ciò che appare è ingannevole.
Vincenzo Fano è docente ordinario di Logica e Filosofia della Scienza presso il corso di laurea magistrale in Filosofia dell’Informazione. Teorie e Gestione della Conoscenza dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo.